Il fatto è che da qualche giorno la pancia mi è scesa visibilmente. Quando sono seduta, mi pesa sulle cosce. L'impressione è che Lenticchia si sia "accucciato", perché la testa è molto più bassa rispetto a prima, e sento zompettare i piedini proprio "laggiù". Così ieri mattina, dopo una notte un po' agitata e contrassegnata da diverse contrazioni, ho chiamato la ginecologa, e lei mi ha consigliato di andare, CON CALMA, al pronto soccorso della Maternità.
Così, CON CALMA, mi preparo. Faccio la doccia, mi depilo, mi taglio le unghie delle mani. Chiudo le due borse (una per me, l'altra per il cucciolo) e le lascio pronte in cameretta: non le prendo con me per scaramanzia. Esco, mi fermo ad un bar e compro una merendina e una bottiglietta d'acqua, poi all'edicola compro il giornale. Quindi passo dall'Ausl a ritirare gli ultimi esami del sangue e vado a pagare in anticipo l'assicurazione auto, in scadenza il 14 novembre: non si sa mai.
Devo dire che, nell'emergenza, mantengo sempre una discreta lucidità...
Finalmente, a metà mattina, arrivo al PS. Capisco subito che la situazione è piuttosto caotica, e quando consegno il modulo l'infermiera mi dice: "Non so come faremo a visitare tutte". Incoraggiante, no?
Mi siedo e cerco di leggere il giornale, nonostante le contrazioni e una comprensibile agitazione. Però è molto più interessante tutto ciò che accade intorno a me. Riesco persino a scoppiare a piangere quando un'ostetrica esce dalla zona travaglio/parto con una culletta termica e un bellissimo neonato nudo all'interno. Declama un cognome, e si fa avanti un neo-papà con un sorriso a 32 denti. "Complimenti! Ecco suo figlio", gli dice, e tutti assieme prendono l'ascensore per scendere in reparto. Un'oretta dopo vedrò prendere quell'ascensore anche la mamma, nel letto operatorio dopo il cesareo. Inutile dire che mi sono identificata...
Finalmente arriva il mio turno. La ginecologa mi accoglie così: "E' pronta a fare un bel viaggetto in ambulanza?". Il reparto maternità, infatti, è tutto esaurito, quindi stanno già mandando le partorienti nell'altro ospedale cittadino, che ha una fama non ottima ma media, e soprattutto è fatiscente: la struttura è ottocentesca e in pratica gli arredi sono anni '50... C'è solo un bagno al piano per l'intero reparto!
Io non so se sia un caso, ma proprio ieri era luna piena. Se le fasi lunari hanno il potere di muovere gli oceani, perché non dovrebbero influire anche sulle "acque" delle gravide? Fatto sta che ieri era un parto dietro l'altro, e in ospedale c'erano puerpere a letto persino nei corridoi!
Comunque, per fortuna, dalla visita e dal monitoraggio è risultato tutto tranquillo. Pensavo che alla fine mi avrebbero sgridata, visto che non era una reale emergenza, invece mi hanno detto che ho fatto benissimo ad andare al pronto soccorso, e di tornarci per ogni dubbio, visto che nel mio caso devono avere il tempo di approntare una sala operatoria... E se a Bologna non c'è posto, mi toccherebbe andare sino a Imola o anche a Modena!
Per favore, Lenticchia, non farci sorprese e rispetta i programmi, ok? Ché mamma e papà ti vogliono ancora più bene, se fai il bravo!