giovedì 9 novembre 2006

37.a settimana

Che poi io non ho mica ancora capito se oggi, che sono a 37+2, ho cominciato la 37.a settimana oppure sono già nella 38.a...
Di sicuro so che gli ormoni sono a mille. Oggi, in macchina, mi sono fatta un bel piantino ascoltando "La cura" di Battiato.




Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.

Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.

E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.






 




 




Come si modifica il tuo corpo



Cominci a sentire un’aumentata pressione nel basso addome e noti che il tuo piccolo si abbassa sempre più: è la fase del cosiddetto “impegno”. (Ahimé sì, la mia pancia è decisamente scesa... ma nel mio caso non va bene! Devo fare il cesareo!!!)
Come conseguenza respirerai molto meglio ('nzomma... ho certe apnee notturne... vabbe', russo!) e avrai meno bruciori di stomaco, ma sentirai continuamente lo stimolo a far pipì (sono otto mesi che ce l'ho, sgrunt) e farai sempre più fatica a muoverti (mi sento un bradipoooo).
Il tuo ginecologo controlla periodicamente se hai iniziato a dilatarti (se, in altre parole, il collo dell’utero si incomincia ad aprire), se il collo dell’utero si sta assottigliando (per ora tutto ok), e in che posizione si trova il feto, per vedere di quanto si è abbassato nella cavità pelvica e se sia necessaria la cosiddetta “versione cefalica esterna”, una procedura attraverso cui, nel caso il bambino sia podalico, il medico prova, manipolando l’addome, a sistemare il piccolo a testa in giù (NO GRAZIE! E' podalico ma ho deciso che lo lascio così... un motivo ci sarà).



Come cresce il tuo bambino



Se il tuo piccolo nasce alla fine di questa settimana, la tua gravidanza viene definita “a termine”. Il feto pesa poco meno di 3 kg ed è lungo 47 cm
Il tuo bambino continua ad allenarsi a respirare il liquido amniotico; qualche volta ti accorgerai che gli viene il singhiozzo (ora meno delle settimane precedenti; in compenso, è una lotta continua di calci, pugni e testate!).
Nel maschio si è completata la discesa dei testicoli nello scroto e nelle femmine le grandi labbra ricoprono le piccole. Le pelle ha un bel colorito roseo ed i capelli sono ben visibili. Il piccolo produce un ormone, chiamato cortisolo, che favorisce lo sviluppo dei polmoni, preparandoli alla nascita.



Promemoria



Controlla ogni tanto la tua pressione arteriosa (è sempre 110/70).


Ti sei ricordata di preparare la valigia con tutto il necessario per te e il tuo bambino? (Le borse sono pronte. Se poi c'è tutto il necessario... lo scopriremo presto!)


 



 


mercoledì 8 novembre 2006

Una mattina al PS

Comincio subito dalla fine: è tutto ok. Utero chiuso, contrazioni assenti, battito regolare, presentazione sempre podalica. Ma per sapere questo, ho dovuto passare la mattinata di ieri al Pronto soccorso...

Il fatto è che da qualche giorno la pancia mi è scesa visibilmente. Quando sono seduta, mi pesa sulle cosce. L'impressione è che Lenticchia si sia "accucciato", perché la testa è molto più bassa rispetto a prima, e sento zompettare i piedini proprio "laggiù". Così ieri mattina, dopo una notte un po' agitata e contrassegnata da diverse contrazioni, ho chiamato la ginecologa, e lei mi ha consigliato di andare, CON CALMA, al pronto soccorso della Maternità.

Così, CON CALMA, mi preparo. Faccio la doccia, mi depilo, mi taglio le unghie delle mani. Chiudo le due borse (una per me, l'altra per il cucciolo) e le lascio pronte in cameretta: non le prendo con me per scaramanzia. Esco, mi fermo ad un bar e compro una merendina e una bottiglietta d'acqua, poi all'edicola compro il giornale. Quindi passo dall'Ausl a ritirare gli ultimi esami del sangue e vado a pagare in anticipo l'assicurazione auto, in scadenza il 14 novembre: non si sa mai.

Devo dire che, nell'emergenza, mantengo sempre una discreta lucidità...

Finalmente, a metà mattina, arrivo al PS. Capisco subito che la situazione è piuttosto caotica, e quando consegno il modulo l'infermiera mi dice: "Non so come faremo a visitare tutte". Incoraggiante, no?

Mi siedo e cerco di leggere il giornale, nonostante le contrazioni e una comprensibile agitazione. Però è molto più interessante tutto ciò che accade intorno a me. Riesco persino a scoppiare a piangere quando un'ostetrica esce dalla zona travaglio/parto con una culletta termica e un bellissimo neonato nudo all'interno. Declama un cognome, e si fa avanti un neo-papà con un sorriso a 32 denti. "Complimenti! Ecco suo figlio", gli dice, e tutti assieme prendono l'ascensore per scendere in reparto. Un'oretta dopo vedrò prendere quell'ascensore anche la mamma, nel letto operatorio dopo il cesareo. Inutile dire che mi sono identificata...

Finalmente arriva il mio turno. La ginecologa mi accoglie così: "E' pronta a fare un bel viaggetto in ambulanza?". Il reparto maternità, infatti, è tutto esaurito, quindi stanno già mandando le partorienti nell'altro ospedale cittadino, che ha una fama non ottima ma media, e soprattutto è fatiscente: la struttura è ottocentesca e in pratica gli arredi sono anni '50... C'è solo un bagno al piano per l'intero reparto!

Io non so se sia un caso, ma proprio ieri era luna piena. Se le fasi lunari hanno il potere di muovere gli oceani, perché non dovrebbero influire anche sulle "acque" delle gravide? Fatto sta che ieri era un parto dietro l'altro, e in ospedale c'erano puerpere a letto persino nei corridoi!

Comunque, per fortuna, dalla visita e dal monitoraggio è risultato tutto tranquillo. Pensavo che alla fine mi avrebbero sgridata, visto che non era una reale emergenza, invece mi hanno detto che ho fatto benissimo ad andare al pronto soccorso, e di tornarci per ogni dubbio, visto che nel mio caso devono avere il tempo di approntare una sala operatoria... E se a Bologna non c'è posto, mi toccherebbe andare sino a Imola o anche a Modena!

Per favore, Lenticchia, non farci sorprese e rispetta i programmi, ok? Ché mamma e papà ti vogliono ancora più bene, se fai il bravo!

mercoledì 1 novembre 2006

36.a settimana

Da ieri ho una nuova, strana, sensazione. Quando sono seduta, ho la pancia che si appoggia sulle cosce... il ragazzo deve essere cresciuto, accidenti! E devo confessare che sono un po' stanca. Anzi, siamo stanchi tutti e due. Cominciamo a stare stretti... Chissà se aspetterà la data programmata, o deciderà di farci una sorpresa!

(Dalla newsletter
9 mesi del sito mammaepapa.it)

Come si modifica il tuo corpo
A questo punto dovresti essere aumentata di peso tra gli 11 ed i 13,5 kg e, da adesso in poi, è probabile che crescerai poco o niente. (Ho deciso di non pesarmi più da una settimana… ero a +13, ehm)
A mano a mano che si avvicina la data del parto, è possibile che il tuo sonno sia sempre più disturbato. È comprensibile, infatti, che ti abbia presa una certa inquietudine pensando al momento del travaglio ormai imminente nelle prossime settimane, ed è giustificabile una sottile apprensione sulla salute del nascituro e su cosa ti aspetta ora che stai per diventare mamma. (Le paure ci sono, ma devo dire che il sonno è stato così disturbato per tutta la gravidanza che ora mi sembra quasi migliorato!)
Ti sembrerà incredibile, ma il tuo utero ha aumentato il suo originale volume all’incirca di mille volte! (E farlo tornare delle dimensioni normali sarà moooolto doloroso, pare…)


 


Come cresce il tuo bambino
Ha ormai raggiunto i 2,7 kg e la lunghezza di 46 cm
Il tuo bambino continua a crescere e, rannicchiandosi, si sistema sempre meglio all'interno del tuo bacino. Dovrebbe essersi accomodato nella usuale posizione a testa in giù (naaaaaa), ma potrebbe presentarsi di faccia (e ciò consente un parto per vie naturali), di fronte (e allora è probabile un parto cesareo), di podice (quando il bambino si presenta con il sederino o con i piedi e le gambe, con possibilità di dover effettuare un cesareo) (ed è il mio caso)  o di spalla (e anche in questo caso è quasi sempre necessario il parto con taglio cesareo).


 


Promemoria
Controlla ogni tanto la tua pressione arteriosa. (Si aggira su 70/120 dall’inizio della gravidanza ed è ok)
È pronta la valigia con tutto il necessario per te e il tuo bambino? (Yesssssssssssss!!! Dopo tanto tribolare, è pronta! Manca giusto la macchina fotografica e qualche altro dettaglio…) Devi calcolare che la degenza in ospedale dura dai due ai sette giorni (questi ultimi necessari in caso di parto con taglio cesareo). (Veramente nell’ospedale dove vado io ti dimettono dopo 72 ore dal cesareo ma, se stai bene e insisti, anche dopo 48 ore! Hanno bisogno di letti...)
Di solito ogni ospedale rilascia un elenco (che ti dovrebbero già avere dato se hai partecipato ad un corso di preparazione al parto) delle cose da portare. Sappi comunque che, per quanto ti riguarda, dovresti prendere una vestaglia, un paio di camicie da notte aperte fino alla vita, alcuni reggiseni per l’allattamento materno, una confezione di coppette assorbilatte monouso (queste non le ho prese, tanto posso sempre usare dei fazzolettini i primi giorni), una guaina o fascia post-parto (pare che sia meglio di no), delle mutande (esistono anche mutandine in “tessuto non tessuto” usa e getta), alcuni fazzolettini di carta, una confezione di assorbenti, un paio di asciugamani. 
Per il bebè saranno invece necessari pannolini, camicini, magliettine, calzine, e coprifasce. (Ho tutto! Manca solo Lenticchia, insomma…)


lunedì 30 ottobre 2006

Lettera a un bambino che sta per nascere

Stamane ho saputo la data in cui nascerai. Il giorno in cui sentirò il tuo primo vagito. Anche se non potrò abbracciarti e cullarti subito, spero che almeno ci permettano di guardarci negli occhi, di annusarci, di piangere assieme, prima che mani estranee si prendano cura di te.


 


Già questa mattina abbiamo pianto assieme, quando l’ostetrica mi ha chiesto: “Le va bene come data?”. Ho cominciato a singhiozzare, e tu con me, per l’emozione. Perché sono otto mesi che io e te condividiamo tutto.

La nostra avventura è cominciata proprio con una domanda.


“E se fosse?”.


Così, con queste parole dolcissime, tuo padre mi comunicò il desiderio di creare una nuova vita, assieme a me.


“E se fosse?”.


Me lo ripeté almeno due volte.


Rimasi senza parole, e lo abbracciai forte.
“Io sarei felice - aggiunse - se succedesse…”.


 


Di lì a poco, è successo. Non credevo che sarebbe stato così facile a 40 anni e mezzo, in pratica al primo tentativo. Siamo stati fortunati. Sei arrivato al momento giusto. Ed è dal primo momento che ti sento mio alleato. Mi proteggi. Fai sempre ciò che è meglio per me.

Certo, potresti ancora decidere di fare marameo ai medici e di nascere prima, quando più ti aggrada. Ma io so che, anche in questo caso, lo faresti per un motivo preciso. Come vedi, mi fido di te.




E ci tengo a dirti che mi sono goduta la gravidanza appieno, giorno dopo giorno. Non avrei potuto sognarne una migliore. Sì, ci sono state un paio d’ombre, ma esterne a noi. Echi del passato. In fondo, queste fugaci interferenze mi hanno consentito di gioire ancora di più della tua presenza.



Sarai biondo con gli occhi azzurri? Le gambotte forti? Le mani affusolate? Sono solo dettagli. Alcuni li abbiamo già percepiti dalle ecografie. Ti ho visto dormire con una mano sulla fronte, proprio come fa il tuo papà, e come ci ha confessato di fare, con stupore, anche tuo nonno.


Ma sono più curiosa di conoscere la tua personalità che l’aspetto fisico. Mi sono già fatta un’idea del tuo carattere. Assomigli a tuo padre… Ti amo tantissimo anche per questo.


 


Sono fortunata, ad avere un compagno come lui. E tu sei fortunato ad averlo come padre. Sarà amorevole, determinato, severo quando serve. Vi capirete al primo sguardo.

E poi, sai che mi sei simpatico? Mi fai ridere quando giochi nella mia pancia, e ti stiri, e sobbalzi. Se ho pianto per te, è stato solo per commozione. Come la prima volta che ti ho sentito muoverti dentro di me, in risposta a una carezza di tuo padre.


 


Amore mio, ancora un foglio di calendario e ti abbraccerò.


Ti prometto che cercherò di essere una buona madre. Ma so che anche tu mi aiuterai in questo compito. E quando sbaglierò, mi perdonerai.


Cresceremo assieme, tutti e tre.


E magari un giorno assaporeremo assieme queste gocce di memoria.


 


Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia
Incancellabile


(…)


Siamo indivisibili
Siamo uguali e fragili


(…)


Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un’eternità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso


(…)


Le parole sono stanche, ma so che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio, un destino, una verità
E dimmi come posso fare per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso, per raggiungere te


domenica 29 ottobre 2006

Un compleanno nuovo

Due anni fa ti avevo visto appena un paio di volte e ignoravo la tua data di nascita.
L’anno scorso eravamo assieme a Parigi, proprio per festeggiare assieme il tuo compleanno.

L’anno prossimo con noi ci sarà qualcuno che farà prove tecniche di auguri, magari sillabando pa-pa-pa-pa


Lo avevi previsto un sabato, di ritorno da una mattina di commissioni.


Latte, caffè, posta, Ikea, Mediaworld, Esselunga.


I giri del sabato mattina che ora facciamo assieme.


Da qualche parte, c’è la donna che mi darà un figlio. Non lo sa lei, non lo so io. Pensiero ricorrente ogni volta che mi ritrovo in mezzo alla folla.

Ci siamo trovati, nella folla, appena un paio di settimane dopo.
E ora siamo qui, a fare il conto alla rovescia, aspettando di aggiungere sul calendario un compleanno nuovo di zecca.


Auguri, amore mio.

venerdì 27 ottobre 2006

Testone!

L'ultimo controllo ecografico, due giorni fa, l'ha confermato: Lenticchia sta bene lì dov'è, e com'è... Non si è girato a testa in giù, ed è pure "molto alto", il che non ha nulla a che vedere con la statura: vuol dire che non si è abbassato per nulla lungo il "canale", e il mio collo dell'utero è perfettamente intonso.
Ci sta proprio comodo, lui, in pancia...

Io sto decisamente meno comoda. Stanotte mi sono svegliata alle 3 con la sua testa praticamente dentro il mio stomaco! Ero in un lago di sudore, e mi sono dovuta mettere in piedi per cercare di farlo scendere un po' e permettermi di respirare. Credo che d'ora in poi la posizione supina me la sognerò.

Così per il papà sono cominciati gli allenamenti ai risvegli notturni...  Ma ancora peggio, per lui, è stato il momento della colazione, quando ha scoperto che il latte era finito. Anche questo fa parte dell'allenamento pre-parto, però: credo che quando saremo in tre ce ne saranno parecchie, di queste sorpresine.

Intanto, dobbiamo capire come "sfrattare" Lenticchia dal suo nido. Lunedì ho un colloquio con il responsabile di Ostetricia dell'ospedale che avrei scelto per partorire (uso il condizionale perché ha pochi posti letto, e spesso capita di essere dirottati in altri ospedali). E' una visita praticamente obbligatoria se il bambino, a un mese dal termine, è ancora podalico: serve infatti per illustrare in che cosa consiste la manovra di rivolgimento (o "versione per manovre esterne"), ovvero la tecnica per girare il feto mentre è ancora in pancia, per permettere di aspettare il travaglio e il parto naturale. In questo modo viene data la possibilità di scegliere "con cognizione di causa" tra manovra e cesareo. Se dovessi rifiutare il tentativo manuale, fisseremo la data del parto.

Mi sembra strano poter conoscere in anticipo la data esatta in cui nascerà mio figlio. Ma resterebbe comunque la possibilità di un’incognita: tipo, presentarsi la mattina del cesareo programmato e scoprire che, nella notte, Lenticchia si è girato... tornando così a casa a mani vuote, aspettando che arrivino le doglie!

Sinceramente, non so proprio cosa augurarmi... Ci sono pro e contro, nel mio caso, sia per il parto naturale che per il cesareo. Per questo tendo a non forzare nessuna decisione: sì, ho fatto il tentativo della moxa, ma senza crederci troppo... Allo stesso tempo, temo il decorso post-operatorio del cesareo: la mia ginecologa mi ha spiegato che le prime settimane può essere difficile persino alzarsi dal letto, e intanto hai pure un cucciolo da accudire e imparare a conoscere! La soluzione sarebbe quella di arruolare le nonne, che dovrebbero trasferirsi in casa nostra in pianta stabile, a turni. Ma temo che lo stress della convivenza potrebbe nuocere all’imprinting che vorremmo dare a nostro figlio.

Ecco, forse se non dormo la notte non è solo colpa del testone, ma di tutti questi pensieri… Ed è solo l’inizio dell’ansia pre-parto!

(Che sia già finito l’effetto-droga degli ormoni???)

mercoledì 25 ottobre 2006

35.a settimana

Sono ormai entrata nel nono e ultimo mese di gravidanza. E cerco di godermi al massimo queste ultime settimane. In particolare la "sbornia" di ormoni... è una sensazione che non avrei mai immaginato! Provo una serenità infinita, come se le difficoltà mi scivolassero di dosso. A volte mi commuovo per un nonnulla... ma sono lacrime calde, belle, d'amore.


(Dalla newsletter 9 mesi del sito mammaepapa.it)


Come si modifica il tuo corpo


Hai come una sensazione di formicolio o di intorpidimento in fondo all’addome? (Non mi pare...) È semplicemente il risultato della pressione che il feto esercita sui nervi delle tue gambe e della regione pelvica. Sfortunatamente questo fastidio continuerà fino al momento del parto. Se fosse però eccessivamente disturbante sarò opportuno riferire il sintomo al tuo ginecologo.
Hai sempre più il “fiato corto” (questo sì!) perché l’utero ingrossato, risalendo verso i polmoni, schiaccia il diaframma (il muscolo che divide il torace dall’addome), che fa più fatica ad espandersi e rende i tuoi respiri meno profondi.
Ti senti più stanca (esatto), anche perché dormi con sempre maggiore difficoltà (eh già... stanotte ero sveglia all'una e in piedi alle quattro): cerca, durante la giornata, di schiacciare dei pisolini, di riposarti lavorando il meno possibile, e di accumulare energia per il momento del parto.


Come cresce il tuo bambino


Il feto pesa 2,5 kg e la sua lunghezza complessiva ha ormai raggiunto i 45 cm.  Sarai contenta di sapere che, se anche il tuo bambino nascesse ora, avrebbe altissime probabilità di sopravvivenza e nessun importante problema di salute, soprattutto perché i suoi polmoni sono perfettamente funzionanti e gli eventuali problemi respiratori (prima causa di morte nei nati prematuri) sono facilmente trattabili.

Promemoria

È arrivato il momento di preparare la valigia con tutto ciò che sarà necessario durante la degenza in ospedale, per te e per il tuo futuro bambino: è possibile infatti che il parto avvenga alcuni giorni (o anche alcune settimane) prima della data presunta ed è meglio avere tutto pronto per non rischiare di dimenticare, nella fretta, alcune cose che potrebbero esserti utili. (Manca solo il beauty e alcuni aggeggi, tipo caricabatterie, macchina fotografica, monete per il parcheggio e l'acqua...)